Ci sono pagine che meritano di essere lette e rilette, concetti da non dimenticare e da ricordare periodicamente, quando ti guardi in giro e ti accorgi che è il caso di ribadirli. Pagine che ti danno forza, che aiutano a fissare i confini dell'indipendenza.
Eccone una.
"Come nel caso delle lupe, delle donne talvolta si parla come se soltanto un certo temperamento, soltanto un certo appetito trattenuto fossero accettabili. E troppo spesso a questo si aggiunge un attributo di virtù o di malvagità legato al conformarsi delle misure, dell'altezza, del portamento e della forma a un ideale singolare o esclusivo. Quando le donne sono relegate a umori, manierismi e contorni che si conformano a un unico ideale di bellezza e di comportamento, sono catturate nel corpo e nell'anima, e non sono più libere.
Nella psiche istintiva, il corpo è considerato un sensore, una rete informativa, un messaggero con miriadi di sistemi di comunicazione: cardiovascolare, respiratorio, osseo, autonomo, nonché emotivo e intuitivo. Nel mondo immaginifico il corpo è un potente veicolo, uno spirito che vive con noi, un adoratore della vita. ... per coloro che sanno leggerlo il corpo è una registrazione vivente delle vita data, della vita presa, della vita sperata e risanata. E' tenuto in considerazione per la sua capacità articolata di registrare reazioni immediate, sentire profondamente, intuire.
Il corpo è un essere multilingue. Parla con il suo colore e la sua temperatura, l'ebbrezza del riconoscimento, lo splendore dell'amore, le ceneri del dolore, il calore dell'eccitazione, la freddezza della mancanza di convinzione. Parla con la sua lieve danza, talvolta oscillando, talvolta agitandosi nervosamente, talvolta tremando. Parla con il battito accelerato del cuore, con il crollo dello spirito e la ripresa della speranza.
... Le donne a ragione contestano gli standard psicologici e fisici che sono lesivi dello spirito e spezzano la relazione con l'anima selvaggia. E' chiaro che la natura istintiva delle donne tiene in considerazione il corpo e lo spirito per la loro capacità di essere vitali, reattivi e resistenti, molto più che in rapporto a qualsiasi misura dell'apparenza. E ciò non significa scartare chi o che cosa è considerato bello da un segmento della cultura, ma disegnare un più ampio cerchio capace di abbracciare tutte le forme della bellezza, della forma e della funzione".
Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi (Frassinelli, pagg. 203-204)
LEI avrebbe qualcosa da dire.
Concondo sul fatto che siamo fatti anche di emozioni, ma penso che non siate le uniche a vivere ciò che scrivi. A volte non serve nemmeno parlare, lo fa il corpo per noi e spesso ci si comprende meglio.
RispondiEliminaCaro Anonimo:
RispondiElimina1. perché non ti firmi, anche solo con un'iniziale?
2. il passaggio citato nel post non è mio ma della Pinkola Estés, ed è tratto da un saggio che riguarda nello specifico una certa condizione femminile, non è una presa di posizione a priori
3. mi pare che lei dica esattamente ciò che dici anche tu: che a volte il corpo parla meglio di noi
mi piace molto il tuo blog - sei bravissima. tornerò.
RispondiEliminauna ciìuriosità... i pass nella foto sotto... sono rampicanti?... ciao paola!
RispondiEliminaCara Calzette, grazie del complimento. Anche il tuo blog è molto simpatico
RispondiEliminaCaro Akio, i pass rampicanti stanno attaccati a una genialata che consiste in un cavo d'acciaio con un peso in fondo che lo tiene dritto come il Pendolo di Foucault, e a cui attacco tutte le cianfrusaglie con piccole calamitine. Forte eh?
bellissimo... una vera opera d'arte futurista... ahahah! ho visto che anche milano si mobilita per la serata futurista... a roma ci sarà un anticipo dedicato a boccioni e poi venerdì un sacco di eventi... ciao e buona giornata
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