Il prossimo 23 aprile si celebra "San Giorgio, una rosa per un libro". Non solo data della morte di Shakespeare e Cervantes, ma giornata mondiale del libro proclamata dall'Unesco. La tradizione Catalana, ora importata in Italia, prevede che gli uomini regalino alle donne una rosa e vengano contraccambiati con un libro. Devo dire che questo scambio di doni mi solleva qualche perplessità perché, andando al di là del simbolismo romantico che ben poco di concreto ci lascia, non riesco a trattenere qualche considerazione sul valore delle merci di scambio, e sulla loro sproporzione.
Innanzi tutto mi chiedo perché la diversità dei regali, rosa e libro. Perché non libro e libro, fiore e fiore, pensiero e pensiero, poesia e poesia. No, rosa e libro.
Già che abbiamo deciso di importare una tradizione non nostra, non si poteva sceglierne una un po' più svecchiata? Un po' meno ancorata alla solita e noiosa distinzione dei ruoli?
Poi, il momento del dono. Se da un lato lo slogan ci spinge a immaginare tanti fidanzati di Peynot ritratti di profilo con il braccino teso a scambiarsi un piccolo libro di poesie d'amore e un fiore, dall'altro voglio entrare nel merito e immaginarmi di far parte di questa schiera. Quindi cosa dovrei fare? Innanzi tutto entrare in una libreria e decidere quale libro regalare. Fare una scelta di contenuto, di utilità, di simpatia, di simbiosi, una scelta comunque di arricchimento, come sempre è un libro, che porta con sé quell'incalcolabile valore aggiunto della conoscenza e dell'avventura che ti regala, di quel patrimonio che entra in te man mano che ne scorri le pagine, e che rimane tuo per sempre.
La donna dunque all'uomo regala questo. Sceglie e pensa, ragiona, spende tempo e emozioni per fare la sua parte. Spera - quasi sempre vanamente - che questo gesto si trasformi in una elevazione morale, comportamentale, emotiva e di sensibilità di chi lo riceve: l'uomo.
In cambio cosa le viene dato? Una rosa. Simbolo radicato e codificato di amore e passione, di trasporto e di legame. In realtà una scelta facile, non ragionata e non pensata, perché da tempo immemore qualcun altro ha già usato il proprio cervello e la propria inventiva per confezionare il simbolo, offrendo a chi è venuto dopo la fantastica possibilità di utilizzare un prodotto concettualmente precotto. Un prodotto spinoso e deperibile, destinato a diventare secco nel giro di due o tre giorni, privo di valore aggiunto. Un dono che entro il fine settimana sarà arido come i pensieri di chi lo ha scelto.
Così anche in questo San Giorgio 2009, si ripeterà la storia eterna: schiere di donne intente a individuare e cercare di trasmettere un valore, un accrescimento, un'empatia, e schiere di uomini che ancora una volta cavalcano il vantaggio di appartenere a una categoria che nulla crea e tutto trova già fatto.
A questo proposito ho preparato la mia bibliografia di San Giorgio, da spulciare e regalare per ricevere in cambio una rosa rossa:
Grande PaPi!!! Ottimo post che sottoscrivo dalla prima all'ultima riga. La bibliografia, a parte la questione del collo, che mi intriga parecchio, è decisamente un vademecum per il maschio progredito. Non so quanti tu ne conosca, e soprattutto se hai la fortuna di frequentarne qualcuno. Purtroppo tra le comuni conoscenze ho mente solo un paio di nomi. E per fortuna non regalano (solo) rose.
RispondiEliminaLiz
Riporto qui i primi commenti dei lettori lasciati su Facebook.
RispondiEliminaCristiana: "Se sono io a regalare a LUI una rosa, posso sperare in un libro? Voi che ne dite?"
Michele: "Condivido .."
Giovanni: "Cioè, ma regalare tipo una pochettina di Miu Miu a una ragazza sperando di ricevere in cambio un cardigan leggero di D&G no, vero?"
Luisa:"Al mio LUI non piace regalare fiori recisi. Potrebbe sostituire la rosa con una piantina, ma resterebbe un altro problema: non ha ancora letto il libro che gli ho regalato due mesi fa... Bella la tua lista di libri da regalare agli uomini. Ne farò tesoro".
Rossana: "Regalerò "Il nome della rosa"".
Alessandra: "Meglio un foglio bianco da restituir loro con scritte le cose che ci aspettiamo da sempre..."
Lista ottima, un paio di titoli li prendo subito.
RispondiEliminada non perdere....
RispondiEliminail Quaderno di Saramago: la traduzione autorizzata del blog di José Saramago a cura di Massimo Lafronza
http://quadernodisaramago.wordpress.com/
Grazie Akio, sempre belli i tuoi consigli!
RispondiEliminaDa Facebook, Nadiolinda:
RispondiElimina"in effetti… aveva più senso che, invece della rosa, lui regali un libro/poesia composta di suo pugno.
e poi come la mettiamo con le coppie gay?
e io ho una libreria da riempire: le rose non ci stanno per niente bene!"
Da Facebook, Flavia Silva:
RispondiElimina"Secondo me è bene tener conto della saggezza nella tradizione popolare... potrebbe essere che gli uomini abbiano maggior bisogno di ricevere libri in regalo... abbiano maggior bisogno di essere educati... ? Poverini! aiutiamoli"
uhmmmm,la fiera della retorica: "uffi,che noiosi sti uomini... ma tu come fai a conoscerne di intellett stimolanti?... che tradizione sciocca: un libro per una rosa? ma dove si è visto mai?.. questa si che è una lista di libri intrigante!.." è proprio vero che siamo sempre pronti a criticare e a scovare ciò che non va,piuttosto che prendere e godere di una semplice e FELICE iniziativa che ha come unica colpa non aver tenuto conto della vostra mente contorta!!! bel post,si si, proprio bello!
RispondiEliminaInteressanti le vostre considerazioni, le ho linkate sul nostro sito libri.tempoxme.it, grazie per la bibliografia!
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