mercoledì 8 dicembre 2010

Abitare con i libri


Quando ho visto il titolo, era matematico che lo avrei comprato. Perché nonostante i processi di epurazione e alleggerimento degli scaffali, di questa maniacalità non mi libero. Abitare con i libri di Leslie Geddes-Brown (Mondadori, 158 pagg., 29 euro) è un volume fotografico, ma anche un po' voyerista. Già, perché una parte del suo senso (o forse del mio, quello che mi ha spinto a comprarlo) è sbirciare nelle case degli altri e vedere come tengono i libri. Innanzi tutto quanti ne hanno, e poi come li hanno sparpagliati in giro per le stanze in cui vivono, dormono, lavorano, invitano gente. Osservare se sono essenziali o ridondanti, se preferiscono il design o l'utilità. Se vogliono essere originali ad ogni costo. Da questo punto di vista, Abitare con i libri regala una discreta soddisfazione, anche se gli interni sono selezionati e curati, tutto in ordine e ogni dettaglio pensato. Del resto questa mia soddisfazione nello sbirciare è niente se si pensa che trovo normale fermarmi davanti alle vetrine delle agenzie immobiliari per guardare le foto degli interni delle abitazioni in vendita, e poi immaginarmi la gente che vive lì dentro, che si siede sui divani di quel colore, o a cui piacciono i quadretti boschivi appesi al muro. Quasi ogni volta mi tocca prendere atto che non c'è nemmeno una mensolina libraria. Zero.
Ecco perché l'altro aspetto che trovo bello di questo libro, è vedere che da qualche parte c'è un buon numero di persone che in casa accumula tonnellate di carta, che ha letto molto e che dai libri non si separa, che li considera parte integrante della propria esistenza, che ha concepito lo spazio in cui vive come un luogo in cui devono esserci anche i libri. E' sempre un pensiero che conforta. 
Così anch'io ho chiesto agli amici di mandarmi una foto della loro libreria. L'angolo preferito, quello a cui si è più affezionati, il più bello. Sapevo che sarebbero state tutte diverse, che avrei creato un insieme divertente, curioso, che racconta molto di ognuno. Una serie di autoritratti, a loro modo. Questa è una gallery in progress, chi invia uno scatto sarà inserito con grande piacere.

15 commenti:

  1. Lo sapevo, la mia è la più incasinata ;)

    RispondiElimina
  2. Che bello guardare le librerie degli altri :)!!! alcune dicono moltissimo dei loro creatori!
    bello pippis
    Liz

    RispondiElimina
  3. Ne stiamo aspettando altre, speriamo che arrivino presto

    RispondiElimina
  4. Quelli letti verticoli, quelli da leggere orizzontali. Le guide in alto, la filosofia a destra .....

    RispondiElimina
  5. io quella della Buccia l'ho identificata al volo senza averla mai vista prima (e senza andare a leggere il nome...) :-))

    bella questa condivisione, mi piace assai !!!

    RispondiElimina
  6. Bellissima carrellata di librerie :)

    Ma ci pensi che un giorno, forse nemmeno lontano, faremo lo screenshot degli scaffali dell'e-reader...?

    Baci :)

    RispondiElimina
  7. Bellissima idea!!!!

    Ti passo anche la mia per mail.

    PS devo anche ringraziarti, grazie al tuo post sull'ultimo romanzo di Francesco Piccolo, ho regalato il libro a mia sorella e ho azzeccato in pieno.
    Grazien ancora e buona domenica!

    RispondiElimina
  8. Paola, ho riguardato e direi che confermo, la mia è la più incasinata (anche perché prima di fotografarla ho fatto un tentativo di riordino...) ;)
    P.S.: quella della Buccia è spettacolare!

    RispondiElimina
  9. Quando entro nelle case degli altri sono sempre attratta dalle librerie. Sbircio le copertine, i titoli, è un pò come conoscere le persone guardando quello che leggono...
    Angela V.

    RispondiElimina
  10. Che bello scuriosare tra gli scaffali degli altri!! A pensarci bene però non ho tanti amici con delle librerie... Diversi anni fa un amico, vedendo una parete della mia cameretta tappezzata di libri mi ha detto "Ma li hai letti tutti?!" Uhm.... forse pensava che li usassi per non ritinteggiare il muro?

    RispondiElimina
  11. Bellissima cosa...la mia libreria è assolutamente improponibile, non si capisce più nemmeno che è una libreria!
    Tanti auguri di buone feste, Paola.
    Annalisa

    RispondiElimina
  12. Che bella idea Paola!
    Se avessi i soldi farei l'editore e pubblicherei subito le immagini che hai scelto con sotto un commentino "tratto da...". Farei libri belli per il gusto di fare libri e regalarli in giro. E' invece...non ho una lira. Che fortuna essere una scrittrice squattrinata: meno spreco cartaceo...
    alina

    RispondiElimina