sabato 9 maggio 2009

Alicia Martin, opere d'arte in libri

Li strappa, li taglia e li buca, li infilza con sbarre di ferro, li imprigiona nel cemento o li adagia su manti erbosi, li salda tra di loro e ne fa gigantesche installazioni che hanno il sapore dell'instabilità, del movimento improvviso, del crollo. Oppure della dispersione. Opere che stimolano la voglia di intervenire per salvare, per raccogliere, per sfogliare quelle pagine destinate ormai ad altro uso. Alicia Martin, classe 1964, vive e lavora a Madrid, ed è considerata una delle autrici più significative dell’arte contemporanea spagnola. I libri per lei sono materia prima e fonte d’ispirazione quasi costante di molti lavori, usati come oggetti d'arte che vanno a formare altri scenari di significato e di immagine. In Italia le sue opere sono esposte alla Galleria Galica di Milano.










5 commenti:

  1. E pensare che Pepe Carvalho i libri li bruciava nel caminetto della sua casa di Vallvidrera...

    "...Alma, l'amica di Carvalho in Argentina, vedendolo gettare alle fiamme "Tango.La canzone di Buenos Aires" di Ernesto Sábato, ha cercato con scarso successo di fermarlo, e comunque lo ha rimproverato con un marcato accento argentino, che la traduzione non potrà mai rivelare:
    —Sei pazzo? Cosa sei, un fascista? I fascisti sono gli unici che bruciano i libri.
    «Carvalho si consegna alla comodità di un sofà mentre accende un sigaro».
    —È una vecchia abitudine. Ho letto libri durante quarant'anni della mia vita e adesso li brucio perchè non mi hanno insegnato a vivere.
    —Quello che dici sembra di Julio Iglesias...

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  2. Opere straordinarie!

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