"Con la concisione della poesia e la schiettezza della prosa ha tratteggiato il panorama dei diseredati": questa la motivazione con cui Herta Müller ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura 2009. Poche righe che non bastano a spiegare chi è la scrittrce rumeno-tedesca e cosa rappresenta con la sua scrittura.
Il suo romanzo di maggior successo è Il paese delle prugne verdi, unico pubblicato in Italia nel 2008 da Keller, piccolo editore di Rovereto (256 pagg., 14 euro), ritratto impietoso di un paese dominato dalla paura e dall'oppressione della dittatura. Tradotto in 15 lingue, il romanzo è in realtà un poema in prosa, con il quale si è aggiudicata anche l'Impac Dublin Literary Award, il premio internazionale più prestigioso dopo il Nobel per la Letteratura. Oltre a questo, Herta Müller ha ricevuto 14 riconoscimenti, molti dei quali in Germania, che l'hanno resa una delle maggiori scrittrici viventi di lingua tedesca.
“Cerco sempre di immaginarmi ai margini dell’avvenimento che sto osservando - diceva in una intervista di alcuni anni fa - . Vedo che gli uomini agiscono in modo apparentemente libero e non si accorgono di essere sottoposti a vincoli ben precisi, di essere prigionieri di un meccanismo, di agire con la libertà di una marionetta. E io cerco di rappresentare questo meccanismo». E' la vita ridotta alla sopravvivenza, al ripetersi di gesti e azioni senza anima, uniformati da una natura che non nasconde mai la meschinità e la crudeltà gratuita che la contraddistinguono: odori e sapori sgradevoli, il caldo soffocante o il gelo pungente, la malattia e la morte. "Credo di essere nata con un senso di disgusto per la vita", concludeva la Müller.
Il suo primo libro di racconti, Bassure, era uscito in Romania nel 1984, fortemente censurati dal Governo Ceausescu. Tre anni dopo la Müller, col marito, lascerà per sempre la Romania per stabilirsi a Berlino Ovest.
In Il paese delle prugne verdi, ambientato nella Romania degli anni Ottanta, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce una comune voglia di libertà, fatta di letture e pensieri proibiti: una oscurità opprimente, in cui sopravvivono l'amicizia e l'amore.
sto aspettando il tuo nuovo post... sintomatico il silenzio su questo :)
RispondiEliminaGià....
RispondiEliminaDunque provvederò