lunedì 22 marzo 2010

L'Italia eco-solidale


Al di là delle mode e delle originalità ad ogni costo, cercare un'alternativa offre sempre qualche sorpresa. E' un concetto che vale la pena di tenere in considerazione, soprattutto se applicato ai luoghi o, meglio ancora, ai consumi. Curata da Silvia Leone, L'Italia eco-solidale. Guida all'alternativa in 10 città (Altroconsumo, 141 pagg., 13.50 euro) si differenzia nell'inondazione quotidiana di guide e indirizzari, grazie alla capacità di dare indicazioni inedite, ma anche interessanti. Tra le città, assieme alle principali italiane - Roma, Torino, Genova, Firenze, Napoli, Palermo, Trieste, Trento e Vicenza - c'è anche Milano, quella che conosco meglio, ma non abbastanza: l'edicola Carta Canta di viale Monza, che vende anche tutta la stampa alternativa accanto alla tradizionale, mi mancava. Oltre alle cooperative sociali (segnalate anche quelle che si occupano di alloggi e edilizia), e ai gruppi di acquisto solidale (la mappa dei Gas milanesi si trova su gasmilano.org), o ancora la Banca Popolare Etica (lo so , sembra una contraddizione vedere una accanto all'altra le parole "banca" e "etica", ma esiste...), ci sono gli indirizzi del divertimento e degli acquisti, come l'atelier di arte orafa Uroburo, di via Thaon de Ravel.

Quanto è nascosta l'Italia eco-solidale e come si individua?
E' nascosta agli occhi di chi è meno attento all'ambiente e alla solidarietà. L'Italia eco-solidale infatti è un viaggio alternativo nelle città italiane. Città raccontate da una prospettiva nuova e originale, per seguire itinerari inediti, visitare luoghi sconosciuti ai più e possedere una sorta di "mappa del tesoro" delle realtà equo solidali, sostenibili e sociali città per città. Quindi sono descritte botteghe del commercio equo, negozi e ristoranti biologici, cooperative sociali, agenzie di turismo responsabile, sportelli di finanza etica. Ma non solo. Anche teatri, librerie e centri culturali indipendenti, realtà che promuovono integrazione, partecipazione, pace e mobilità sostenibile.

Oltre alle 10 città selezionate dalla guida, sono molti i capoluoghi in cui è possibile individuare percorsi di sostenibilità? Sono arrivati suggerimenti dai lettori?
In questa guida le città descritte sono dieci per festeggiare i dieci anni dalla nascita di Altreconomia, la rivista che mensilmente racconta temi di consumo critico e stili di vita sostenibili. Le mappe sono state pubblicate prima sulla rivista e poi raccolte nel libro, ovviamente riviste e aggiornate. E nascono grazie ai nostri collaboratori che vivono e lavorano in ciascuna città e che, non solo hanno le competenze per disegnare queste mappe, ma che a loro volta hanno coinvolto in modo diretto chi pratica l'economia solidale. Sono arrivati diversi suggerimenti da parte di lettori e di persone e realtà sociali disposte a creare nuove mappe di altre città italiane. Nel frattempo, in aggiunta a quelle pubblicate, sono nate le mappe eco solidali di Bologna, Ancona e Treviso.

A livello sociale chi, in questo momento, sta manifestando maggiore attenzione per questi temi?
Sono i cittadini "autoctoni" che nella loro quotidianità vogliono praticare uno stile di vita diverso sia nella spesa di tutti i giorni sia nelle scelte culturali. Ma sono anche i turisti che vogliono visitare una città e sentirla propria attraverso una nuova chiave di lettura.

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