giovedì 2 settembre 2010

Hans Tuzzi, L'ora incerta fra il cane e il lupo

Senigallia, il castello 

Una Milano un po' nostalgica, impietosa con gli uomini e generosa con le donne. Accentua il divario tra i diversi spessori e le onestà altalenanti degli individui, offre riflettori facili a chi spende tutto se stesso nell'esteriorità e nella fretta, custodisce i segreti di chi segue i propri ritmi, fermandosi a riflettere. Ho letto con grande piacere L'ora incerta fra il cane e il lupo di Hans Tuzzi (Bollati Boringhieri, 165 pagg., 15 euro), uno dei libri migliori in cui sono incappata negli ultimi tempi, e di certo la sorpresa più gradita tra gli autori italiani. Un giallo che inizia con l'omicidio di una giovane donna, vittima di un'aggressione ferocissima a pochi metri dall'abbazia di Chiaravalle. Sfigurata dal suo assassino, Elisabetta Crimoli non rivela subito la sua identità, ma il dubbio durerà solo poche ore. Il commissario Melis si muove in una città ristretta attorno agli ambienti intellettuali a cui appartiene la vittima, ma è costretto a sconfinare tra le stanze - decisamente meno gradite - degli arricchiti. Arrivano da qui le figure maschili più misere, caratteri e difetti portati all'estremo e ridicolizzati persino nella scelta dei nomi, compagni di vita della donna uccisa, eppure inspiegabilmente distanti da lei nella loro pochezza fastidiosa. Mentre Melis e la sua squadra - ben assortita e altrettanto ben raccontata - si avvicinano a un epilogo che non era facilmente immaginabile, la figura di Elisabetta Crimoli si compone nella sua bellezza, e quasi ci dispiace che le sia toccata la parte della vittima. La scrittura è immediata pur nella sua ricercatezza, impone il giusto ritmo e tiene alta l'attenzione, rende davvero difficile abbandonare la lettura. Si arriva all'ultima pagina con le percezione che alle spalle di questo libro ci sia molto di più di quello che viene raccontato, un patrimonio di conoscenza e cultura che traspare nei dettagli, e con la soddisfazione di avergli dedicato il proprio tempo. 


1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto bello.
Liz