La sintesi culturale tra il leggere e il fare arte sta nelle opere di Vito Capone, e nei libri che ho visto e filmato alla Biblioteca di Como. La breve introduzione spiega come il suo percorso di ricerca lo abbia portato a realizzare questi delicati manufatti con il materiale e l’immaginario del libro, del testo, del volume. In mostra sono presenti circa una ventina di opere realizzate negli anni Ottanta, esposte fino al 13 settembre. Nei suoi libri, o nei singoli fogli, la carta diventa scrittura, messaggio, struttura parlante, grafica, scultura. Oggetti da sfiorare con lo sguardo, così leggeri negli intagli e nelle lavorazioni da rendere impossibile sfogliarli, piegarli, viverli come un qualsiasi oggetto libro.
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