venerdì 25 febbraio 2011

Rosa Mogliasso, L'amore si nutre di amore

Opera di Miss Goffetown, Il flusso del cuore
Viene uccisa di notte a Montecarlo. Ha perso i suoi sandali costosissimi, viene ripescata dal mare dopo ore, ma nei polmoni ha acqua dolce. Attorno a lei non ha amici, ma conta così poco da non avere nemmeno veri nemici. Perché è tanto ricca quanto sciocca. Ex hostess e ora moglie - ovviamente insoddisfatta - di un banchiere, diventa il caso di cui si deve occupare Barbara Gillo, commissario della Questura di Torino, in L'amore si nutre di amore (Salani, 272 pagg, 14 euro). Attorno a questo delitto ruotano altre storie che finiranno per sfiorarsi, personaggi che nella vita si arrangiano e rincorrono il denaro facile, denominatore comune e fonte di sarcasmo dei libri di Rosa Mogliasso. Dalla Costa Azzurra l'indagine arriva a Torino, dove la Gillo è già occupata su altri fronti: la scomparsa di un ragazzo  bello e promettente, ma anche la scomparsa dalla sua vita di Massimo Zuccalà, il collega al quale aveva ceduto nel precedente romanzo, L'assassino qualcosa lascia. Lui più che scomparso, è parcheggiato in Sicilia ad allenarsi in tradimenti con giovani studentesse. Attorno, la Gillo Barbara, ha l'erudito e sagace vice Peruzzi, una sorella dalle eccessive premure, qualche corteggiatore che meglio perderlo. L'indagine si popola invece di una prostituta truffatrice di alto livello, capace di sparire al momento giusto. Di un marinaio molto bello e altrettanto arrivista. Di una popolazione inutile in qualsiasi luogo e situazione, capace solo di fare da contorno anche davanti a un delitto. 

Chi è Barbara Gillo? 
E' una compilation di handicap: troppo bella, troppo intelligente, troppo sola (le belle intelligenti, spesso, non vanno con nessuno perché innervosiscono, dico nell'Assassino...). In più è armata! Insomma la ragazza ha il suo bel daffare a trovare un fidanzato e contestualmente a difendere Torino dal crimine. Non la invidio. E tu?

Perché attorno ai tuoi delitti girano sempre molti soldi?
Perché i soldi sono sinonimo di potere. E poi, in circolazione, ci sono tante material girls e tanti material boys che non sanno costruire ponti strallati.

Chi ha bisogno di uccidere?
Solo gli stupidi uccidono per risolvere i propri guai. Filippa, la prostituta truffatrice, che non è stupida, non ucciderebbe mai. L'omicidio complica, non risolve, e questo è un bene per gli scrittori, ci aiuta a tessere trame.

2 commenti:

la libreria di via Volta ha detto...

bentornata.

SenzaUnaDestinazione ha detto...

eh eh... :-)
devo passare da voi la sett prox, è un po' che latito