venerdì 6 novembre 2009

Salvatore Fiume, Un classico moderno

Salvatore Fiume è un artista al quale sono affezionata, perché è stato il primo attraverso il quale mi sono avvicinata all'arte. Per tanti anni, finché non ho iniziato a guardare in giro e a costruire i miei gusti, lui è stato "l'artista". Forme geometriche, colori sgargianti, figure surreali. Donne vistose. All'inizio l'arte per me è stato questo. Ora è altro, perché negli anni si è aggiunto, sostituito e evoluto così tanto da farmi scivolare molto lontano da questo senso della rappresentazione, eppure quando guardo i suoi quadri non posso fare a meno di tornare a quegli anni in cui le mie idee su tutto si formavano poco alla volta, confuse e disordinate, in cerca di un senso. Una reminiscenza leggera, ma inevitabile.
Fino al 9 novembre a Lariofiere di Erba sono esposte 78 opere realizzate Salvatore Fiume nell'arco di 54 anni, dal 1940 al '94, dai primi disegni metafisici degli anni Quaranta e dalle opere su tela a cui ha lavorato fino agli anni Cinquanta, le Città di Statue. Poi il grande dipinto Il Palcoscenico una sintesi della sua vasta attività nella scenografia, le illustrazioni del 1959 per il romanzo Quo Vadis? di Sienkiewicz e le tante figure femminili, in cui Fiume si esprime attraverso il suo gesto ironico.



In sottofondo Anita Ward & Gloria Gaynor, Never Can Say Goodbye


2 commenti:

akio ha detto...

bravissima paola! questo blog è meraviglioso! in settimana ti dedicherò un post su a video spento con i link a tutte le tue ultime 3 domande! buon inizio di settimana da Akio

SenzaUnaDestinazione ha detto...

Grazie Akio, amico....