domenica 17 agosto 2008

Larsson, La ragazza che giocava con il fuoco

Ho impiegato una settimana a terminarlo, ma le ultime duecento pagine bruciano, vanno veloci e senza una sbavatura, senza nulla di superfluo, fino ad finale essenziale e pulito. In 750 pagine di La ragazza che giocava con il fuoco (Marsilio, 19.50 euro), Stieg Larsson non si perde in quasi nulla di rinunciabile, in descrizioni eccessive o in analisi psicologiche dei suoi molteplici personaggi che vadano al di là di quanto veramente necessario. Lo guardavo da qualche settimana senza avere il coraggio di affrontare quelle centinaia di pagine in blocco, nella convinzione che non fosse stato tagliato abbastanza. Invece mi sono dovuta ricredere: la trama è complessa, gli scenari si incrociano, ma non c'è mai disordine nella costruzione di questa seconda parte della Millenium Trilogy, che tuttavia - come ho fatto io - può essere affrontata senza aver letto prima il precedente volume, Uomini che odiano le donne (sempre Marsilio, pagg. 676, 19.50 euro). Il ritmo non parte immediatamente, impiega tutta la parte iniziale a trovare la giusta sintonia con il lettore, fino ai tre omicidi, ma poi non si arresta più. La protagonista, Lisbeth Salander, è un personaggio estremo e sorprendente, indipendente fino all'eccesso, sfuggente e con la durezza di chi si difende da sempre. Bello.

Per il debutto del blog ho scelto questa, che fa parte anche della colonna sonora di The Commitments, film del 1991 di Alan Parker, da vedere.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello il tuo blog! Finisco uno che ho in ballo

Anonimo ha detto...

Volevo dire che ne finisco uno che ho in ballo e mi cimento con questi due. Ciao paola